PNEI, PSICOSOMATICA E MODELLI

pubb. sabato, 23 Marzo, 2019


Luigi Turinese con il suo nuovo libro Modelli psicosomatici riprende il filo di un’indagine iniziata diversi anni fa e che ebbe una prima sintesi nel 1997 con la pubblicazione di Biotipologia. L’analisi del tipo nella pratica medica (Tecniche Nuove, ora II ed, 2006).

Una materia affascinante che da sempre è parte integrante della riflessione medica nel suo costante impegno a catturare le somiglianze e le differenze, tra individui e tra malattie, e a cogliere ciò che unisce gli esseri umani e ognuno di noi all’ambiente in cui viviamo. L’approccio tipologico, dalle “costituzioni” di Ippocrate in avanti, risponde a questa esigenza di riduzione del molteplice (della varietà individuale, della varietà della sintomatologia). Nel libro, l’Autore ne racconta sapientemente la storia, dall’antichità al costituzionalismo di Viola e Pende fino al costituzionalismo omeopatico, combinando rispetto verso questa gloriosa tradizione e costante esercizio critico.

Ma, in realtà, il libro è ben di più di una trattazione dei tipi in medicina. È un testo che è dentro il travagliato processo di costruzione di una nuova sintesi culturale e scientifica che pervade i settori più avvertiti della medicina. Turinese è medico omeopata e psicologo analista, attivo socio della sezione romana della SIPNEI. La sua, direi quindi (proprio per le sue caratteristiche e la sua storia), è una riflessione sulla medicina contemporanea, che ha l’omeopatia e la psicosomatica come pilastri tradizionali e la Psiconeuroendocrinoimmunologia come nuovo paradigma dentro il quale è possibile rinnovare e portare a sintesi gli elementi più duraturi e innovativi di quelle tradizioni.

Senza nascondere errori e semplificazioni. Al riguardo Turinese dedica pagine di critica serrata a certe scuole omeopatiche, come quelle che “vogliono sostituire con granuli o globuli un percorso di presa di coscienza” (p. 156), oppure quelle che peccano di integralismo costituzionalista “nella ricerca di una sorta di archetipo immutabile in base al quale trattare il paziente, quale che sia la sua patologia” (p. 157).

Il libro si completa con una eccellente Appendice di Marina Risi sulla medicina di genere e una densa Post-fazione epistemologica di Ivan Cavicchi .
In definitiva, il volume, di piacevolissima lettura, si presenta come un valido e stimolante contributo alla ricerca sul tema principale del nostro tempo: come uscire in avanti dalla crisi della medicina riduzionista.

RECENSIONE DI FRANCESCO BOTTACCIOLI PNEINEWS DICEMBRE 2009

Luigi Turinese
Modelli psicosomatici. Un approccio categoriale alla clinica
Elsevier, Milano 2009
pp. 271

Link Amazon